Quando il nostro animale domestico muore, a volte il trauma e il lutto assorbono tutte le nostre energie e i nostri pensieri, ma ci sono alcune cose che dobbiamo sapere per rispettare le leggi che regolamentano lo smaltimento (che brutta parola) della salma del nostro fedele amico.

La legge in alcuni casi proibisce di seppellire il nostro cane o il nostro gatto in giardino. Anche se ancora molte persone lo fanno, dobbiamo sapere che è vincolato da regole in quanto potrebbe essere persicoloso per la nostra salute. Nel caso in cui volessimo comunque farlo, dobbiamo sapere che:

  • il veterinario che esegue il certificato di morte deve sapere le nostre intenzioni perché se il microchip è rimasto all’interno del corpo dell’animale, l’Asl deve rilevarlo nel terreno del proprietario prima di disattivarlo
  • l’animale non deve essere deceduto a causa di malattie infettive
  • la buca deve essere abbastanza profonda da non consentire ad altri animali di dissotterrarlo
  • possibilmente, nella buca bisogna aggiungere della calce
  • non bisogna mettere il corpo dentro alcun contenitore, al massimo si può coprire con un telo o una coperta
Quindi cosa dobbiamo fare?

Le possibilità sono diverse:

  • consegnare la salma a uno studio veterinario che provvederà allo smaltimento
  • seppellire il corpo in un cimitero per animali
  • creamare il corpo

Prendiamo in analisi l’ipotesi di far cremare il corpo del nostro animale domestico.
Ci sono due possibilità: una cremazione collettiva o una cremazione individuale.
Nel primo caso il nostro animale verrà creamato insieme ad altri animali domestici e le ceneri verranno gestite dall’azienda che se ne occupa. In questo caso non è possibile che le sue ceneri ci vengano riconsegnate.
Nel secondo caso il nostro amico viene cremato singolarmente (alcune aziende consentono anche che il proprietario sia presente durante il procedimento) e le sue ceneri, raccolte in un’urna, ci vengono riconsegnate.

Documenti

La prima cosa è naturalmente il certificato di morte, che solo il veterinario può rilasciare attraverso una visita presso la nostra abitazione o in ambulatorio. Di seguito è nostra responsabilità recarci alla Asl di competanza per presentare suddetto certificato associato al libretto sanitario/passaporto.
La società che si occupa della cremazione ci fornirà un certificato apposito che documenta l’avvenuta cremazione e che mette al riparo il proprietario dell’animale contro denunce o controlli da parte delle ASL. Si tratta di un documento importante, che certifica il corretto smaltimento della salma e fornisce una tracciabilità sulla ditta che effettua tale servizio.

Come avviene la creamzione di un animale domestico?

La cremazione animale non è molto diversa da quella umana.
Il corpo viene inserito nell’apposito inceneritore che può raggiungere temperature fino a 1.800 gradi e la durata del processo può variare tra 1 e 3 ore a seconda della grandezza dell’animale. Di seguito, il raffreddamento ha un tempo di circa 6 ore. Solo alla fine di queste fasi le ceneri possono essere raccolte nell’urna e consegnate al proprietario.

Costi

I costi dipendono dalla scelta di una cremazione singola o collettiva.
La cremazione collettiva ha costi che si aggirano intorno ai 50€.
La cremazione singola invece è molto più costosa perché bisogna aggiungere anche le spese necessarie per l’acquisto dell’urna cineraria, della visita veterinaria per la certificazione del decesso e i costi relativi ai servizi aggiuntivi come il trasporto della salma e la sua custodia nelle celle frigorifere. Complessivamente il prezzo medio per la cremazione, comprensivo di tutte le spese, si aggira intorno ai 400-500€.

 

Le urne presentate nell’immagine le potete trovare qui:

www.emozioniinpietra.com/arte-funeraria-animale
www.urneitalia.it

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